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La Filosofia

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Noi siamo stati estremamente fortunati ad ereditare una terra che da sempre ha dato grandissimi vini, il nostro unico compito è quello di continuare ad essere vignaioli e trasmettere il nostro mestiere alle generazioni che ci seguono. Per far questo dobbiamo porre il massimo rispetto a ciò che è più importante per noi: il terreno lavorandolo in modo semplice, pulito e sano. Il gusto della zona di origine è la cosa che più ci interessa da portare avanti, ovvero il profumo del terreno che entra, unico e ineguagliabile, nei nostri vini. Ogni utilizzo di sostanze provenienti dall’esterno andrebbe ad intaccare e incidere cambiando il gusto d’origine. Tanto crediamo in questo gusto di origine che dalla vendemmia 2013 ad oggi, le fermentazioni che si svolgono nelle nostre cantine, sono fatte senza l’uso di lieviti starter, ma sono condotte in maniera spontanea grazie ai lieviti del territorio.

 

 

Agricoltura sostenibile - Biologico

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Nel 2009 abbiamo iniziato un’agricoltura più rispettosa, avvicinandoci a grandi passi al biologico. Oggi possiamo finalmente parlare di agricoltura biologica vera e propria: siamo infatti oggi certificati BIO. Il rispetto verso la terra è fondamentale per un normale agricoltore consapevole che dopo di lui altre persone continueranno il lavoro che egli stesso ha ereditato dalla generazione precedente. È la nostra filosofia di agricoltori nel rispetto di questa magnifica e unica terra che vogliamo lasciare integra e generosa alle future generazioni. Solamente da lavorazione meccanica, con aratri o estirpatori garantiamo il controllo delle erbe spontanee, quindi non vengono utilizzati diserbanti chimici. Si continua, inoltre, ad utilizzare l’antica pratica del sovescio con la semina di leguminose e graminacee a filari alterni. Un modo naturale per arricchire di azoto il terreno. “Negli ultimi decenni molti agricoltori hanno allentato il contatto diretto agricoltore – terra per molti motivi, il più grande credo che sia dipeso da una forza dirompente dell’industria chimica che ha invaso le campagne con venditori in camice bianco che hanno inebetito e disorientato noi contadini. Ormai è a tutti chiaro che è la tipicità di un vino, il gusto del terreno, che unicamente può portare a un valore aggiunto del prodotto ottenuto ed è altrettanto chiaro che le aggiunte di prodotti chimici modificano tale gusto, in meglio o in peggio ma lo modificano e fanno perdere il carattere primitivo dato dalla terra, dalla zona, dalla denominazione. È per questo motivo che a Capezzana siamo tornati a delle pratiche agricole che erano in normale uso non molte decine di anni indietro. Non è un ritorno alla preistoria ma solo a una presa di coscienza diversa, più terra terra. Con questo metodo SEMPLICE di fare agricoltura si hanno meno seccature e la coscienza è molto più tranquilla, certi di non fare il massimo ma di non fare danni irreparabili, certi di lasciare, a chi ci seguirà, quello che noi abbiamo trovato. Certi di lasciare terra ancora fertile e non una montagna di plastica avvelenata e sterile. In questo scritto non si è mai parlato di “lotta integrata” perché è assurdo e perdente in partenza parlare di “lotta” contro la natura. La natura è troppo più forte di noi. Meglio parlare di “rispetto integrato.” Vittorio Contini Bonacossi

 

 

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Continuare a essere vignaiuoli e a tramandare il nostro mestiere. Sempre nel rispetto della terra.

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